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    Si è svolto a Palermo nei giorni 5 e 6 dicembre 2008 il convegno su “Le società e la responsabilità da reato. Il d. lgs. 8 giugno 2001 n. 231; problemi e prospettive”, in collaborazione con il CIAPI di Palermo e con il Consiglio dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Palermo che ha concesso l’accreditamento.

    Il convegno ha esaminato le norme contenute nel citato decreto legislativo recante la “disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica” che ha introdotto per la prima volta in Italia la responsabilità diretta degli enti giuridici nel caso in cui determinati reati siano commessi, in Italia o all’estero, nell’interesse o a vantaggio degli stessi, da “persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso”.

    I lavori del convegno sono stati aperti da Raimondo Cerami, Presidente del Centro Siciliano di studi sulla giustizia, cui sono seguiti i messaggi di saluto di Francesco Scoma Assessore regionale agli Enti locali in rappresentanza del Presidente della Regionale Siciliana, di Giovanni Ilarda Assessore regionale alla Presidenza, di Francesco Riggio Presidente del C.I.A.P.I. di Palermo, e di Santo Russo Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Palermo.

    Ha presieduto S.E. Luigi Croce,Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Palermo.

    La relazione introduttiva è stata effettuata da Alberto Alessandri, Professore ordinario di diritto penale presso l’Università L.Bocconi di Milano.
    La prima sessione del convegno ha avuto per oggetto “le indagini e i criteri di iscrizione della responsabilità da reato alla persona giuridica” e ha visto gli interventi di Giancarlo De Vero, Professore ordinario di diritto penale presso l’Università di Messina, e di Luca Marini, giudice del tribunale di Venezia

    La seconda sessione si è occupata dei “modelli organizzativi” ed è stata presieduta da Claudio Dall’Acqua, Presidente del Tribunale di Caltanissetta. Hanno preso la parola Alberto Stagno d’Alcontres, Professore ordinario di diritto commerciale presso l’Università di Palermo, Marco Pezzetta, componente del comitato direttivo dell’Istituto di ricerca dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Andrea Vincenti, avvocato del foro di Palermo, e Elio Collovà, dottore commercialista di Palermo.

    Al termine della prima giornata, gli ospiti e le altre personalità intervenute sono stati ricevuti a Villa Airoldi, dove è stata offerta una cena
    Anche i lavori della seconda giornata sono stati suddivisi in due sessioni . La prima intitolata “le cautele e le sanzioni” è stata presieduta da Bartolomeo Romano, Professore ordinario di diritto penale presso l’Università di Palermo e Presidente del polo universitario della provincia di Agrigento, e ha registrato gli interventi di Giorgio Fidelbo, giudice della Corte di Cassazione, e di Roberto Passalacqua, giudice del Tribunale di Catania.

    La seconda sessione si è articolata in una tavola rotonda sul tema “prospettive di riforma”, presieduta a S.E. Silvio Coco, Presidente di sezione della Corte di Cassazione, cui hanno partecipato Salvatore Aleo, Professore ordinario di diritto penale presso l’Università di Catania, il professore Alberto Alessandri, il professore Giancarlo De Vero, Paolo Ielo giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Milano, e Antonino Salerno Presidente della Confindustria di Palermo.

    La relazione conclusiva è stata affidata ad Angelo Mangione, professore associato di diritto penale presso la LUMSA di Palermo, che ha riassunto i temi trattati ed indicato alcune possibili soluzioni dei problemi emersi nel dibattito.

     




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